giovedì 19 novembre 2009

ANIMALI COME SACCHI DI PATATE


ROMA - Un tam tam sul web, fra siti e blog, per risvegliare l'attenzione. Le associazioni dei volontari che operano nei canili e in generale gli animalisti si mobilitano dopo la notizia di una gara al ribasso che ha permesso a un maxi-canile di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, di aggiudicarsi 420 cani, ospitati da una decina d'anni in due strutture in Basilicata, promettendo di mantenerli per un euro e sessanta centesimi al giorno. Un passaparola - commenti, foto, messaggi - per ribadire l'urgenza di una soluzione alla questione dei canili lager ma anche un grazie a Repubblica per aver parlato pochi giorni fa della vicenda di Cassano allo Ionio. Con quell'euro e sessanta al giorno sarebbero garantite alimentazione, spese veterinarie, accalappiamento dei randagi nei territori della Comunità, smaltimento dei corpi degli animali morti, anche quelli non selvatici né esotici, insomma mucche, pecore e simili.

Infliggere sofferenze agli animali rappresenta un reato ai sensi dell'articolo 544 ter del Codice penale. Una legge del 2004, la 189, stabilisce che i maltrattamenti sugli animali sono da considerare reato - multe e fino a 18 mesi di carcere. Nonostante questa, o grazie a questa, dal 2006 a maggio 2009 le indagini della Forestale hanno portato alla denuncia di 137 persone e a quasi 6000 sequestri fra cani, gatti e altri animali. L'Italia è piena di luoghi usati come depositi di cani. Chi li gestisce, percepisce fra i 2 e 5 euro al giorno dai Comuni per il mantenimento. E tiene le bestie in condizioni immonde, le fa accoppiare per liberare i cuccioli, ri-accalappiarli e riprendere il giro. Un affare da un miliardo e mezzo di euro. Concentrato prevalentemente al Sud.

Gran parte della responsabilità è nella non applicazione della "legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo", la 281 del 14 agosto 1991. Sulla quale i Verdi, ad esempio, stanno per lanciare una campagna. Perché con la mancata applicazione della legge, spiega a Repubblica.it il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, "si alimenta il business dei canili lager, come dimostra una lunga serie di sequestri, e si alimentano le zoomafie e il traffico illegale di animali". Le conseguenze sono nelle cronache dei mesi scorsi. Un ragazzino ucciso dai randagi a Modica, in Sicilia, a marzo; una turista aggredita nella stessa zona, pochi giorni dopo; un bimbo sbranato ad Acireale, a luglio. Per citare solo alcuni casi.

All'epoca il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, aveva puntato l'indice contro "l'inattività colpevole dei sindaci del centro-sud", ribadendo la gravità dell'emergenza randagismo e spiegando che dal 2001 a oggi, in base alla 281, sono stati stanziati 30 miloni di euro mai utilizzati dalle pubbliche amministrazioni. Lo ribadisce oggi Bonelli: "Ci sono responsabilità enormi degli enti locali, delle Regioni e dello Stato che non hanno né applicato la legge né fatto investimenti. Se funzionasse il piano di prevenzione e sterilizzazione, la situazione sarebbe ben diversa". A Martini i Verdi chiedono fra l'altro di eliminare le gare al ribasso perché - spiega Bonelli - "entrano in conflitto con la modifica dell'articolo del Codice penale 544 bis e ter che punisce il maltrattamento degli animali".

La sterilizzazione è uno dei pilastri della 281. Lo ricorda Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell'Enpa, l'Ente nazionale protezione animali, e tra i firmatari della legge. "Il controllo delle nascite fu lo strumento d'avanguardia che permise di eliminare la pratica della soppressione, in uso fino a quel momento". Ma, spiega ancora, la 281 "ha molti nemici". "I peggiori sono gli amministratori locali e anche le asl. Le Regioni devono tradurre in legislazione e in politiche regionali la prevezione del randagismo, asl e assessorati hanno il compito di vegliare sul benessere degli animali".

Lo Stato, continua Procacci, "si occupava di dividere fra le Regioni un fondo per l'applicazione della legge. Qualche anno dopo scoprimmo che la gran parte delle Regioni non si curava nemmeno di riscuotere i fondi: era più facile dire 'le risorse non ci sono'. Invece c'erano, ma era più comodo quell'alibi". Sulla vicenda, l'Enpa annuncia un esposto alla Procura della Repubblica e "chiediamo anche di interloquire con la Corte dei Conti, per sapere come mai 300mila euro, destinati alla Regione Basilicata per le politiche sul randagismo, non sono mai stati utilizzati". La battaglia continua.


sabato 24 ottobre 2009

IL MONDO DEL CANE: A COLORI O IN BIANCO E NERO?



Questa è una domanda che qualsiasi persona che viva con un cane prima o poi si pone. Ci si domanda se il suo modo di vedere sia come il nostro, se veda i colori o soltanto scale di grigio, finendo col pensare che quello del cane sia un mondo in bianco e nero, pervaso da un grigiore da film d’epoca. In realtà, per capire come vedono i cani, bisogna partire dalla struttura della retina, che è formata (come in tutti i mammiferi) da due cellule: i coni, che lavorando in condizioni di piena luce permettono la distinzione dei colori, e i bastoncelli, maggiormente efficaci al diminuire della luminosità, che consentono di distinguere le immagini in movimento. Tuttavia, a differenza degli esseri umani, i cani possiedono solo due tipi di coni (anziché tre), cosa che provoca nella loro vista un effetto simile al daltonismo, negando loro la possibilità di riconoscere il verde e il rosso. In particolare la loro retina è in grado di selezionare il blu, il viola e il giallo, ma non permette di distinguere fra verde, giallo, arancione e rosso, rendendo difficoltosa anche la distinzione fra verde e grigio. Anche l’acutezza visiva del cane – cioè la capacità di distinguere i dettagli - è inferiore rispetto a quella dell’uomo (circa del 50%) e lo stesso dicasi per la percezione della profondità degli oggetti. I loro occhi infatti, essendo posizionati più lateralmente rispetto a quelli dell’uomo, consentono sì una visuale più ampia, ma questo a scapito dell’ampiezza della zona di sovrapposizione delle immagini, elemento essenziale per la percezione della profondità. Va detto che la posizione ravvicinata degli occhi dà luogo a una visione di tipo binoculare che è tipica dei predatori (consente la sovrapposizione visiva dei due occhi e quindi una maggior definizione della profondità) come l’uomo (gli occhi sono regolati dritti in avanti) e il cane (regolati ad un angolo di 20 gradi), mentre nelle prede naturali (come i conigli) gli occhi sono molto distanziati fra loro al fine di ampliare il raggio visivo e individuare più facilmente il pericolo. Ciò in cui la vista del cane eccelle (come pure quella del gatto) è la visione “notturna”: le grandi cornee e pupille sono in grado di concentrare la poca luce presente e rifletterla sulla retina, amplificando in questo modo il raggio luminoso (il che spiega anche perché i loro occhi brillino al buio). Dunque, più che i colori, sono la luminosità e il movimento a permettere agli occhi del cane di individuare gli oggetti, ma cosa ancor più importante è capire che spesso determinati comportamenti del cane sono dettati non da una reazione alla “vista” di qualcosa, ma alla percezione di un movimento, al suono di una voce o a un odore particolare; questo perché, a differenza dell’uomo, il cane è più reattivo a sensi come l’olfatto e l’udito che alla vista. In breve, quello del cane non è un mondo sbiadito, in bianco e nero, bensì è un mondo vivido, fatto di percezioni e reazioni che tengono continuamente all’erta i suoi sensi e mantengono viva la sua attenzione su ciò che lo circonda.

lunedì 27 aprile 2009

JES, UN DESTINO DA DECIDERE


QUINTOMONDO


Ce l'avevamo fatta, aveva trovato una famiglia splendida disposta ad adottarlo, ma purtroppo uno dei loro cani non ha gradito Jes, nonostante con gli altri sia stata subito intesa a prima vista, e l'incompatibilità tra i due ci ha costretto a rinunciare all'adozione.

Jes è arrivato cucciolo al canile, un simil segugetto impaurito che stava li, nel suo angoletto, senza socializzare con noi volontari... e a vederlo ti si stringeva il cuore.

Ma i cani da accudire sono sempre così tanti e il tempo è passato... e Jes si è trasformato in un "giovane adolescente" di 10 mesi.

Non era giusto non regalargli una possibilità, non poteva passare tutta la sua vita al canile!!e cosi abbiamo deciso di affidarlo alle cure di un educatrice cinofila.

Oggi di progressi Jes ne ha fatti tanti... è un cane buono,che va d accordo con gli altri cani, ha imparato a non sporcare in casa, ad andare al guinzaglio, a giocare, ha imparato tantissimo.

Jes ha bisogno di una persona che possa dedicargli un po’ di tempo, che lo porti a correre, a giocare, che magari abbia un altro cane, con cui lui di sicuro si divertirà molto, perché lui di indole è pacifico, sempre disposto a tollerare gli altri cani. Occorre naturalmente che i suoi "compagni" siano altrettanto socievoli.

Occorre solo un po' di pazienza, all'inizio è un po' timido, ha bisogno di due o tre giorni per ambientarsi e legarsi alla persona che lo adotta, con la quale poi stabilirà un grande attaccamento.

Non può, non deve tornare in canile, altrimenti tutto cio che finora è stato fatto, verrà gettato al vento!!
Ce l'abbiamo messa tutta, noi e Jes.

Verrà affidato dietro firma scheda di adozione e disponibilità a controlli pre e post affido
alessia 3383697322

Qui sotto potete vedere un video di Jes:


sabato 28 febbraio 2009

Progetto scolastico "Conoscere il cane"



Nel mese di febbraio la nostra associazione ha incontrato in due giornate alcune classi - elementari e medie - dell'Istituto Comprensivo Forum Novum di Torri in Sabina in provincia di Rieti, comprendente la scuola media di Vescovio, la sezione staccata di Stimigliano e la scuola primaria di Selci.

Gli incontri si prefiggevano di far conoscere ai bambini le caratteristiche principali del cane, partendo dalle sue origini, dalla domesticazione da parte dell'uomo avvenuta più di 12000 anni fa, fino ad arrivare ai giorni nostri, illustrando in che modo il cane comunica coi propri simili e con l'uomo, cosa sono i segnali di calma e pacificazione (leccarsi il muso, sbadigliare, voltare lo sguardo, ecc.) e quali processi usa mettere in atto in situazioni di paura o pericolo (coda tra le zampe, sedere basso, testa e orecchie basse ecc.) e quali in caso di aggressività (denti scoperti, ringhio, pelo dritto, postura tesa in avanti, sguardo fisso ecc.).

Tutto questo per fare in modo che i ragazzi potessero avere le idee più chiare su cosa fare o non fare in presenza del cane (non correre, non urlare, non toccare i suoi giochi, la sua ciotola ecc.) per impedire spiacevoli incidenti ed evitare il morso.



Inoltre, gli incontri avevano lo scopo di sensibilizzare il "piccolo pubblico" su argomenti a loro poco noti, come il fenomeno del randagismo, l'importanza della sterilizzazione e la pulizia nei parchi.

Gli incontri sono andati bene, i bambini si sono dimostrati quasi sempre attenti e partecipi alle lezioni.
I bimbi delle elementari hanno anche fatto alcuni disegni del proprio cane e questo ha rappresentato un ulteriore spunto di dialogo per sapere da loro se avevano problemi con i cani di casa e se sì, quali, in modo da dar loro delle informazioni e dei consigli su come risolverli, cosa che abbiamo fatto in più di un'occasione.


In un momento storico delicato come quello che stiamo attraversando, ci troviamo di fronte su un lato, una serie di terribili incidenti domestici che vedono cani di casa aggredire i propri padroni senza motivi apparenti (ma poi un motivo c'è sempre, anche se ai media interessa più demonizzare il cane piuttosto che discolparlo), sull'altro l'insorgere di numerose associazioni animaliste volte a dire basta a una serie di maltrattamenti di animali che dura ormai da anni e che vede nei canili lager le principali fonti di guadagno di un sistema corrotto che tende a far lucrare politicanti e altra gentaglia senza scrupoli sulla pelle dei poveri cani che molto spesso finiscono sepolti dentro occultare fosse comuni.



In questo clima di terrore popolare verso i cani e di orrore autentico verso la crudeltà umana, ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa che toccasse alla radice il cuore delle persone, e quale miglior modo che far capire ai bambini - gli adulti di domani - che i cani sono da millenni amici dell'uomo, segno inconfutabile di una salda e indissolubile amicizia?

Un ringraziamento sentito va alle insegnanti delle scuole che hanno aderito all'iniziativa e naturalmente al preside; ringraziamo inoltre l'amico Mauro Leoncini senza il quale questo Progetto non avrebbe potuto prendere forma.


Speriamo di poterlo ripetere al più presto, magari con il supporto delle istituzioni, per dar vita a un programma che possa portare nelle scuole quel minimo di cultura cinofila necessaria per conoscere meglio il cane, un animale che è con noi da 12000 anni, se non di più, e la cui compagnia è per noi una necessità insita ormai del nostro stesso DNA.




lunedì 16 febbraio 2009

DISPERATO APPELLO PER RITROVARE MUNY


Il 30 maggio 2008 è scomparso il mio cane, Muny. Da allora lo sto cercando senza sosta!

Ho avvertito tutti i canili di zona e oltre, messo annunci su tutti i siti trovati e fatto volantinaggio per l'intera provincia e oltre. Ora lo pubblico anche qui, nella speranza di un avvistamento. Grazie a tutti!

Chiedo aiuto. Chiedo aiuto per non perdere la speranza. Un cane si è perso, un cane sfortunato. Deve essere trattato per la Filaria (è un malattia del cuore) e soffre di allergie alimentari (deve mangiare un mangime particolare, altrimenti gli viene la dermatite e gli prude dappertutto!)Muny (in realtà Moony), questo è il suo nome, si è allontanato il 30/04/2008 da casa e da allora è scomparso. E’ stato visto, fermato, coccolato… ma nessuno si è preoccupato…. né per lui, né che da qualche parte ci fosse un padrone che disperatamente lo cercava…

Non solo è il mio cane, ma il mio sogno realizzato, vi prego aiutatemi a farlo tornare a casa da me, la sua padrona che lo ama infinitamente, dalla sua famiglia, umana e pelosa (il suo fratellino adottivo Macchia e i nostri mici), da coloro che farebbero di tutto per lui, per ritrovarlo.

Muny ha il microchip, basta un veterinario, dei carabinieri o dei vigili, tutti loro hanno la macchinetta per leggerlo. Possiamo essere rintracciati da tutta Italia.

Vi prego, aiutateci. Muny fa parte della nostra famiglia. E’ un pezzo del mio cuore.

Con tutte le mie forze voglio, devo ritrovarlo.

Non mi darò pace, ma neanche potrò averne finchè non saprò dov’è, come sta, se è felice, se ha chi si occupa di lui… non sono disposta a credere che Muny, un Alaskan Malamute, giovane, così grande, grosso e bello, ma sporco e denutrito, sia passato inosservato ovunque. Non sono disposta a credere che chiunque, incontrandolo sul proprio cammino, non si possa essere chiesto se avesse un padrone.

C’è una ricompensa per chi riesce a ritrovarlo. Quanto vale per Voi un sogno? Stabilitelo in denaro e sarà quella la cifra che Vi darò se lo ritroverete, perché Muny era il mio sogno realizzato e farei di tutto per riabbracciarlo, non solo perchè era il mio cane e gli volevo un mondo di bene, ma perché era veramente il mio sogno realizzato, qualcosa di incredibile che si avvera!

SI E’ PERSO, E’ SCOMPARSO MUNY ALASKAN MALAMUTE DI 1 ANNO E MEZZO.

Ora è il 16/02/2009, ha 1 anno e 8 mesi.

N.Microchip: 985120031055294 -correttammente iscritto all'anagrafe

Scomparso da Tavullia la sera del 30/04/2008.

Ora può aver sconfinato inUmbria, Toscana, Romagna e prov. di Ancona.

Bianco e grigio/nero (Dalla mascherina che ha sul muso sembra un Husky)

Punta della coda bianca.

Occhi marroni.

Altezza: 50cm circa alla spalla.

Peso: 30 kg circa.

Si è allontanato da casa (Tavullia-Provincia di Pesaro/Urbino) la sera del 30/04/2008, aveva indosso un collare antiparassitario bianco ed è MICROCHIPPATO A SX DEL COLLO.

Quando ti saluta sembra che ringhi o brontoli, ma è solo il suo modo di parlare! E' molto socievole, buonissimo, si lascia avvicinare e coccolare da tutti, persone o animali, per questo pensiamo che qualcuno possa averlo "raccolto". Si avvicina sempre alle case dove ci sono cani o gatti (gli piace inseguirli ma non gli fa niente, è cresciuto con le nostre 2 micie).

Il 1°maggio doveva cominciare il trattamento contro la Filaria (malattia al cuore), inoltre soffre di allergie alimentari, se non mangia un apposito mangime gli viene un’orticaria terribile e gli prude dappertutto di continuo! Per favore siamo disperati soprattutto le sue padroncine e il suo compagno di giochi Macchia.

E' stato visto tra la fine di Maggio e l'inizio di Giungo vicino ad Urbino!

Potrebbe aver fatto tantissima strada, questi cani camminano tantissimo, ormai può aver sconfinato nelle regioni vicine! EMILIA ROMAGNA/UMBRIA/TOSCANA.

Mi rivolgo anche a chi può averlo visto nel giardino, in casa a al guinzaglio di qualcuno che, magari non vedendo tatuaggio o collare, può aver pensato che fosse stato abbandonato. Vi scongiuro. Prego chiunque ne avesse notizie o lo avesse visto di contattarci al 329 0704799.

OFFRESI LAUTA RICOMPENSA A CHI LO RITROVA.

Grazie infinite.

Valentina Galli


329 0704799

Padrona, anzi, compagna di vita di Muny

lunedì 9 febbraio 2009

STEFANO E VIOLETTA, LA SOFFERENZA DI ESSERE VOLPINI IN CANILE


Lui è Stefano, piccolo simil volpinetto di circa 9 mesi, tg piccola (circa 12 kg), allegro, socievole, affettuoso! Anche lui, come tanti, troppi cani abbandonato davanti a un canile senza tanti scrupoli. Dopo l'attimo di smarrimento, Stefano ha però deciso di reagire! Lui VUOLE trovare una casa a tutti i costi! Sta sempre attaccato alla rete, pronto per farsi vedere! E' straziante per il cuore vederlo uggiolare tutto il giorno quando passiamo davanti al suo box. Questo cagnolino è una meraviglia!


Lei è Violetta, una dolce simil volpina di poco meno di un anno, tg piccola (circa 12 kg), allegra e amorevole, un cagnolino fantastico! Anche lei, come tanti, abbandonata davanti a un canile senza tanti scrupoli. Aveva persino avuto la fortuna di essere adottata dopo poco tempo, ma a volte la fortuna si trasforma in sfortuna se l'adozione è fatta da persone superficiali, che antepongono i propri capricci al benessere del cane. Così violetta è di nuovo in canile. La sua dolcezza e la sua vivacità calamitano subito l'attenzione. Il suo bisogno di contatto umano è a volte disarmante. Non può restare ancora in canile, non è giusto. La sua vita deve proseguire in una famiglia che sappia amarla e a cui lei possa donare tutto il suo affetto!
Entambi verrenno affidati dietro firma scheda adozione e disponibilità a controlli pre e post affido:
alessia 3383697322

domenica 1 febbraio 2009

A "Muso nella neve" va il Premio Speciale della Giuria


In questa edizione speciale "natalizia", il Premio di fotografia "Amici del forum" ha assegnato il Premio speciale della Giuria alla foto "Muso nella neve" di Katia V. che ci racconta personalmente qualcosa di questo splendido animale, che non è un lupo come potrebbe sembrare a un primo impatto, ma un Cane Lupo Cecoslovacco immerso in quello che è il suo elemento preferito: la neve!

"Vi presento Manny.
questo cane appartiene alla razza del Cane da Lupo Cecoslovacco.
E' nato tra la selezione del Pastore Tedesco e il Lupo del Caucaso.
Vorrei sottolineare che anche se ha l'aspetto del Lupo e in tante sue movenze lo ricorda rimane pur sempre un cane.
Un Cane dal carattere forte ma non l'animo sensibile.
Il Cane da Lupo Cecoslovacco (CLC) è un animale che ha bisogno di socializzare tantissimo con gli altri Cani specialmente se diversi dalla razza di appartenenza. Ha bisogno di incontrare persone diverse da quelle del nucleo famigliare, ha bisogno di crescere insieme al suo Compagno Bipede.
Tenete presente che se viene lasciato per molte ore da solo durante la gironata diventerà un Cane difficile da governare perchè vi sentirà come un Gregario e non come un Buon Leader da seguire.
Il Padrone ideale per questo Cane è Colui che ha voglia di crescere con lui... e di giocare ore interminabili, magari nella neve, elemento che lo trasforma in un Pazzo scatenato, tanto da lanciarlo in corse interminabili...
La foto è stata scattata a Cima Colletta a sud della provincia di Pavia."
Katia Verza

giovedì 29 gennaio 2009

BIANCA, 10 ANNI IN PRIGIONE


Questa volta voglio parlarvi di Bianca, una dolce, tenera, discreta ospite del nostro rifugio, avrà almeno 10 anni ed è al canile da sempre..
Qualcuno sarà portato a pensare che quella ormai è la sua casa...
NO! Non è così.
Negli ultimi tempi Bianca si è buttata parecchio giù, l'altro giorno non si alzava dalla pedana, dove è solita riposare, neanche per i 10 minuti della passeggiata, è stato terribile vederla così!
Oggi è stata portata in visita dal veterinario e la cosa che ha sorpreso la volontaria che se ne stava occupando, è stata la gioia che Bianca ha dimostrato nell'uscire dal canile!
Andava al guinzaglio contenta, curiosa... 10 anni di canile sono davvero troppi e lei ha davvero voglia di conoscere il mondo!
Ora siamo in attesa delle analisi, nel frattempo Bianca dovrà mangiare del cibo light, per dimagrire un po', visto che è decisamente in sovrappeso.
Nel frattempo, noi ci proviamo... non si sa mai!!

BIANCA purtroppo ci ha lasciato. Altre info nei commenti.
Addio dolce cagnolona silenziosa...

mercoledì 28 gennaio 2009

L'ULTIMO DEI MIEI CAKI - FOTO VINCITRICE DEL TERZO PREMIO FOTOGRAFICO "AMICI DEL FORUM"



La terza edizione del Concorso Fotografico "Amici del forum" indetto dall'Ass.ne Quintomondo, il cui tema quest'anno era il Natale, inteso sia come festività che come inverno, è giunto alla sua conclusione.
Quest'anno, a vincere è stato un bel micione appollaiato su un albero, che gioca con un kaki.
Sentiamo dalla "viva voce" di Monica G., autrice della foto, chi sia questo splendido gatto:
"Premetto che il gattone protagonista della foto si chiama Jean e proviene dal gattile di Ivrea, dal quale l'ho preso piccolo con un suo fratellino. E' molto simpatico e affettuoso ed ha una caratteristica: quando io e i cani usciamo ci segue ovunque. Il giorno in cui ho scattato la foto ero uscita con la fotocamera e i cani, decisa a fare qualche scatto "ispirato". Sulla mia pianta di caki, ormai spoglia, c'era un altro dei miei gatti e io mi stavo preprando ad immortalarlo. Ovviamente, appena messo a fuoco, il gatto è sceso. Contrariata ho guardato altrove, cercando altre ispirazioni, quando Jean è salito sull'albero e ha cominciato a giocare con il caki! Non ci potevo credere e ho scattato con un tempismo da professionista ( che mio figlio ha definito in ben altri modi, tipo: una fortuna sfacciata per parafrasare... ) così è nato "L'ultimo dei miei caki" che, per la cronaca, Jean ha fatto poi cadere dall'albero!"

venerdì 9 gennaio 2009

ROMOLO, UN DISABILE IN CANILE


La storia di Romolo è una storia di pesante emarginazione dagli umani e dai suoi simili. Marchiato come "pericoloso", ha trascorso molti anni in un box angusto ed isolato, spesso dimenticato ed escluso anche dalle cure quotidiane.
Con l'arrivo dei volontari, Romolo è stato trasferito in un box più dignitoso, accanto ad altri cani, e la possibilità di uscire almeno una volta al giorno, il contatto con altri suoi simili, le attenzioni di tutti i giorni hanno contribuito a vincere in parte quella sua diffidenza verso tutto e tutti, normale risultato di anni di isolamento.
Fin da quando lo abbiamo conosciuto, Romolo aveva la zampa sinistra anteriore atrofizzata, ed era quindi abituato a camminare su 3 zampe. Qualche anno fa abbiamo dovuto procedere all'amputazione della zampa atrofizzata, a rischio di cancrena; l'intervento lo ha liberato dal dolore e Romolo è rinato.
Oggi Romolo è un cane tranquillo, non particolarmente espansivo ma felice delle attenzioni ricevute. Con i maschi dominanti tende a tirare fuori tutto il suo carattere mentre ha un buon rapporto con tutti gli altri cani, maschi e femmine. E' totalmente autonomo. Oggi Romolo ha tra i 9 e i 10 anni.
Desideriamo che conosca l'affetto e le attenzioni che una famiglia può offrirgli in modo esclusivo, considerando che, date le sue condizioni fisiche, con il sopraggiungere della vecchiaia potrebbe avere bisogno di cure particolari e di una sistemazione più calda e rassicurante. Vorremmo che, dopo aver conosciuto il lato peggiore degli uomini, possa incontrare l'amore che merita e che dimostra, seppur in modo discreto, di voler donare a sua volta.
Verrà affidato dietro firma di regolare modulo d'affido e controlli pre e post adozione a Roma e nel centro e nord Italia.
Per informazioni sull'adozione:
Alessia: tel. 338.3697322 - email: quintomondo-adozioni@yahoo.it