giovedì 21 agosto 2008

Dylan Dog contro la vivisezione


Ancora una volta Dylan Dog, eroe/antieroe per eccellenza del circuito della Bonelli Editrice, già testimonial in passato di campagne contro abbandoni e randagismo, è protagonista di una storia a sfondo etico-animalista.
Non è la prima volta che negli albi dell’Indagatore dell’incubo troviamo argomenti che riguardano da vicino la nostra società. Dylan Dog, latin lover per eccellenza tuttavia destinato a non trovare mai la donna della sua vita, è un uomo dai saldi principi morali: non beve, non fuma e soprattutto ha un radicato senso del rispetto degli animali e della natura, non a caso è anche totalmente “negato” per tutto ciò che è vagamente tecnologico.
Nella storia di agosto, “La collina dei conigli”, il nostro “eroe” si trova a indagare su un misterioso fenomeno: i conigli della zona si sono trasformati in zombie e attaccano gli uomini di un paesino sperduto della campagna inglese.
Perché è accaduto? E cosa spinge gli animali “morti” a ritornare per uccidere?
La risposta va ricercata nel passato, in un’azienda in cui veniva praticata la vivisezione di numerosi conigli. Dopo esser stati sottoposti alle più atroci sofferenze, gli animali vennero seppelliti vivi e ora sono tornati per vendicarsi.
L’argomento è scottante, la vivisezione è da sempre oggetto di scontro tra associazioni animaliste e industrie farmaceutiche e cosmetiche. Molto si è cercato di fare nel corso degli anni per tutelare il diritto alla vita e alla dignità di questi animali (cavie, conigli, cincillà, ma anche gatti, cani, scimmie e tante altre razze ancora), anche se di strada da fare ce n’è ancora tanta.
Un dato certo è il crescente interesse della popolazione per questo tema, dovuto anche alla diffusione capillare di informazioni sulle crudeltà della vivisezione, ottenuta attraverso siti internet, blog e forum delle tantissime associazioni animaliste ormai presenti su territorio italiano.
In questo numero di Dylan Dog, il tema della vivisezione è forse solo accennato, ma l’impatto emotivo che deriva dalla lettura delle ultime pagine, vale il costo dell’albo.

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