martedì 11 marzo 2008

Vi racconto la storia di Fischio



Fischio ha il muso da lupetto, un orecchio su ed uno giù. Gli occhi da orsacchiotto di pelouche: grandi, tondi e marroni! Fischio disprezza il cibo da cuccioli. Lui è grande ormai, ha SETTE MESI! Fischio corre appresso a ogni femmina, qualsiasi taglia sia!
Fischio gioca con tutto quello che trova, ama le pantofole e le scarpe in generale... ma adora una vecchia spugnetta sintetica gialla che ben spicca sul manto scuro!
Fischio corre felice per la collina e non lo ferma nessun ostacolo!
Fischio è un cane di campagna che adora la città. Cammina spedito tra la gente e odora tutto quello che gli capita, ma senza soffermarsi a lungo; gli piacciono i marciapiedi ma le grate a terra gli fanno paura e le salta con agilità. Al contrario, il mare lo mette a disagio. Troppa acqua. Il bagnetto invece, non lo disprezza! Fischio mi fa le feste saltando in punta di piedi! Fischio al centro FISIOPET è diventato subito popolare.
La mattina, quando lo accompagno, devo aspettare che entri altrimenti soffre e se ne lamenta tutto il giorno. La sera, quando lo aspetto in salottino, è orgoglioso che ci sia e passa impettito tra tutti i cani altisonanti. Fischio ha tre amici: un anzianissimo Boxer, un giovane Pintcher e un cucciolo di Setter cieco. Fischio è il CAPOBRANCO!
Fischio, quando lo chiamo volta solo il muso e mi fissa come per dire "CHE VUOI?"
Mi ascolta con attenzione e sembra seguire il labiale. Certe volte mi imbarazza!
In macchina, sul sedile accanto al mio, rigorosamente con la cintura di sicurezza allacciata, chiacchiera in continuazione con una cantilena pari a un racconto. Io annuisco e lui si impegna a non tralasciare niente. Ogni tanto si azzittisca e rimane a fissarmi.
Io gli do ragione e lui, contento, ricomincia. Fischio ha una grande voglia di vivere: a due mesi è sopravvissuto a un incidente stradale che gli ha spezzato la schiena e il bacino rendendolo PARALIZZATO. Fischio è forte: per quattro mesi è sopravvissuto sull'asfalto che gli consumato le zampe posteriori e le dita. Fischio è coraggioso: ogni giorno raggiunge un piccolo traguardo verso la guarigione. Prima di andare a dormire, lo aiuto a fare i bisognini e poi facciamo tutte le medicazioni e prendiamo le medicine. Infine restiamo per qualche minuto abbracciati. Nel silenzio della sua stanza. Siamo stanchi ma felici. Lui mi stringe il braccio con le zampine anteriori guardando il vuoto, io gli accarezzo la testolina e gli do i bacini, rassicurandolo. "La notte passa presto e domani abbiamo un mucchio di cose da fare". Poi lo sdraio sul suo lettino, attenta a sistemargli bene le zampe e la coda. Tanto tra poco lui mi sveglierà. Mi sveglia sempre fra le tre e mezzo e le cinque di notte perché vuole fare pipì. Sto aspettando che mi svegli Fischio! Così QUESTO INCUBO SULLA TUA MORTE AVRA' FINE.

Ringraziamo chi ci è stato accanto: Michela, che tempestivamente ci ha aperto un contatto importante con il Dr Hani, preparato ed aggiornato sui problemi dei cani disabili. Barbara e la onlus Amicidifidoenonsolo, che
prontamente ci hanno pubblicizzato su ogni sito per tutta Italia. Silvia, che con le sue email forti ed appassionate ci ha spronato a lottare. Il Dr Taddei, che lo ha salvato dall'eutanasia in un mio momento di grandissima frustrazione e debolezza. La Dott.ssa Sidibe', che con precisione e professionalita' ci ha insegnato come si curano le infezioni e ci ha incoraggiato ad andare avanti. Il centro Fisiopet, che ci ha accolto come due di famiglia e non si è risparmiato per aiutarci a guarirlo. Ma soprattutto ringraziamo la famiglia di Faleria, per aver lasciato il cancello aperto che dà sulla strada provinciale ed aver permesso così a Fischio, un cucciolo di due mesi, di finire sotto un macchina per poi abbandonarlo al suo destino sull'asfalto.


(Nadia F.)

1 commento:

Anonimo ha detto...
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